Museo diocesano di arte sacra

Codice ISIL: IT-EN0075

Codice CEI: CEI656M00001

Data di aggiornamento: 26-02-2024

Stato della registrazione: Altri istituti collegati ad attività dell'ICCU

Permalink

Contatti

Indirizzo: Largo San Biagio, 2 - 94014 - Nicosia (EN)

Tel.: +39 0935646040

E-mail: bcec@diocesinicosia.it

Url: https://www.beweb.chiesacattolica.it/ist...

Orario ufficiale

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DOMENICA

Mattino

Pomeriggio

Sera

09:00

13:00

15:00

19:00

15:30

20:00

09:30

13:00

Descrizione

Il complesso museale, in origine, era una "casa di donne claustrate antichissima". Non si conosce con esattezza l'anno di fondazione del monastero delle benedettine e dell'annessa chiesa di San Biagio, ma sicuramente risalente ad epoca medioevale, infatti "lu munasterio di SantuBlasi" viene espressamente menzionato in un documento della regia Cancelleria, datato 1433, in cui si ordina agli amministratori del tempo di riparare la cinta muraria, in prossimità del convento. Nel Seicento, il Provenzale definisce il convento "luogo di molto riguardo, e nobilissime Signore soggiornarvi, e di continuo in esso Religiose si vestono, e tiene tra coriste ed educande il numero di trenta sorelle in circa; con educazione di spirito, e di vita esemplare". Nei secoli successivi ospitò sino a cinquanta monache. L'impianto edilizio si presenta molto articolato perché è la risultante di diversi corpi di fabbrica, che nei secoli, attraverso ampliamenti e rimaneggiamenti, hanno dato vita ad un unico complesso, lasciando ben poche tracce della costruzione tardomedievale. La struttura originaria fu sottoposta a vari rifacimenti, il più rilevante nella seconda metà del Settecento, fu allora che la chiesa venne arricchita da un organo a muro, donato dalla badessa Contino nel 1752, inoltre, "pregevoli stucchi l'abbellano" e "vaghe pitture l'adornano", realizzate dal palermitano Giuseppe Velasco tra il 1772 e il 1774. Nell'abside trovano collocazione anche quattro ovali che raffigurano le sante Agnese, Rosalia, Lucia e Maria Maddalena. A seguito della soppressione degli ordini religiosi, nel 1866, anche il monastero di San Biagio viene incamerato dal Fondo per il Culto che lo cede al Comune di Nicosia per usi di pubblica utilità, anche se parte dei locali verranno venduti a privati. Poiché la Diocesi si trovava ancora priva dei locali per il seminario, che la Città si era impegnata ad offrire già all'atto della richiesta della sede episcopale, nel 1887 il Comune l'aveva destinata a tal fine e, dopo gli opportuni adattamenti, nel 1889 accolse i primi seminaristi. Dal 1913 al 1937 Monsignor Addeo vi stabilì anche la sede del vescovado. Il seminario continuerà a permanervi sino all'anno scolastico 1961-62. Negli anni Settanta i locali di San Biagio rivedranno la presenza di religiose: le Figlie della Carità, la loro permanenza si protrarrà sino al 1977. Anche diverse associazioni giovanili vi stabiliranno la loro sede. Dopo un graduale abbandono, i locali sono stati sottoposti a corposi interventi di restauro in anni più recenti, che ne hanno permesso il rifiorire con la nuova valenza pastorale di Museo Diocesano di Arte Sacra.